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Klarna Deposito Flessibile - -
ING Conto Arancio e Conto Corrente Arancio - -
Banca Aidexa Conto Deposito X Risparmio - -
Scalable Capital Interesse sulla liquidità - -
Banca Aidexa Conto Deposito X Risparmio Flexi - -
Mediocredito Centrale Conto deposito MCC ONE Young - -
ibonline ibonline conto deposito - -
Solution Bank Conto Yes - -
ioinBanca Conto Deposito ioinpiù - -
Mediocredito Conto Rifugio - -

Come funziona il conto deposito?

La gran parte dei conti deposito non presenta costi operativi.

Aprire un conto deposito permette di investire i propri risparmi: i rendimenti sono più alti di quelli che si ottengono con un conto corrente e non c’è erosione di quanto è stato accumulato.

La soluzione conto deposito è raccomandata nel caso in cui non vi sia immediata necessità di avere a disposizione il capitale liquido, così da poterlo vincolare per un periodo lungo  a tassi più alti rispetto ai conti non vincolati.

Il tasso di interesse indicato dalle banche è il rendimento garantito sul capitale versato. La banca può variare i tassi di interesse applicando nuove condizioni economiche che possono essere più sfavorevoli; essi variano anche in base alle decisioni della Banca Centrale Europea e ne riflettono l’andamento.

In questi casi, però, il cliente ha comunque sempre la possibilità di ricorrere al diritto di recesso stabilito dalla legge, senza penali.

Nei prospetti e nelle pubblicità viene indicato il tasso di interesse lordo, non quello netto: bisogna dunque togliere il 26% di tasse che vengono applicate al momento della capitalizzazione degli interessi.

I tassi di interesse di un conto deposito non sono quelli di un investimento obbligazionario o azionario perché non presentano alcun rischio: alla fine del periodo di vincolo, o in qualsiasi altro momento in caso di conto deposito svincolato, si potrà sempre riavere indietro la somma investita più gli interessi.

Come si apre un conto deposito?

Per aprire un conto deposito è spesso sufficiente allegare alla richiesta fotocopie della carta d’identità e del codice fiscale; solo in determinati casi è necessario includere anche il certificato di residenza.

Vi è tuttavia anche un requisito più stringente che vuole il titolare del conto deposito titolare anche di un conto corrente tradizionale, non per forza nello stessa banca, così da fornire un conto d’appoggio.

Infine, per quanto riguarda i conti correnti legati a una carta (le cosiddette carte conto) è bene informarsi in anticipo: non tutte le carte conto infatti possono fungere da conto d’appoggio per un conto deposito. In ottemperanza alle norme antiriciclaggio, sarà inoltre necessario effettuare un bonifico di modesta entità o attivare una procedura Rid dal conto corrente di appoggio così da identificare il risparmiatore in modo univoco.

Conto deposito vincolato e non vincolato: quali sono le differenze?

Il conto deposito può essere classificato in due principali categorie:

  • conto deposito vincolato
  • conto deposito non vincolato

Appartengono alla prima categoria tutti quei conti deposito che richiedono di vincolare la somma di denaro per un numero di mesi, o di anni, prefissato: generalmente è possibile scegliere la durata del vincolo, a partire da un minimo di 1 mese e fino a un massimo di 36 o 48 mesi.

Il conto deposito vincolato è la categoria che generalmente offre il rendimento maggiore, proprio perché non si può usufruire del denaro versato fino allo scadere del vincolo a meno del pagamento di una penale alla banca o se si rinuncia agli interessi maturati fino a quel momento.

Più il vincolo è a lungo termine, più i tassi sono alti, in genere, ma non è sempre così: tra le strategie promozionali che vengono utilizzate dagli operatori del settore per assicurarsi nuovi clienti, ci sono proprio condizioni più convenienti del normale per chi accetta di aprire un nuovo conto deposito e di vincolare un certo quantitativo di denaro. Si tratta però di offerte una tantum valide soltanto per i nuovi clienti e che di norma non possono essere scelte una seconda volta.

I conti deposito non vincolato o deposito libero permettono di usufruire liberamente del denaro versato in qualunque momento e sono adatti a chi preferisce avere la possibilità di prelevare somme dal conto senza vincoli nonostante i tassi di rendimento minore.

Scegliere il miglior conto deposito: ecco cosa tenere a mente

Sono tante le variabili che vanno prese in esame quando si sceglie un conto deposito.

  • Il tasso di interesse annuo lordo è certamente la più importante, perché mostra la maggiore o minore appetibilità di un conto rispetto alla concorrenza;
  • le modalità di calcolo degli interessi, compresa la logica di capitalizzazione, ovvero quando e come maturano gli interessi sulla somma impegnata, vanno valutate con la massima attenzione.

Ci sono conti deposito dove gli interessi maturano a fine mese o a fine anno, altri a intervalli regolari a seconda della data di apertura del conto (ad esempio ogni 3 o sei mesi), senza dimenticare i casi in cui gli interessi – soprattutto per i conti deposito promozionali – vengono corrisposti immediatamente (in questo caso di norma il conto è vincolato in maniera più stringente, e quindi non c’è possibilità, se non pagando delle penali e non semplicemente rinunciando agli interessi maturati, di rientrare in possesso della somma investita prima del tempo).

La logica di capitalizzazione è fondamentale, anche perché gli interessi possono essere reinvestiti: la redditività del conto ne dipende quindi direttamente.

  • Infine, ma non per importanza, bisogna considerare le spese legate all’apertura e alla chiusura del conto; l’addebito dell’imposta di bollo; le valute di accredito e le date di disponibilità delle somme impegnate.

Oltre ad essere uno strumento sicuro per i propri risparmi, infatti, il conto deposito deve anche garantire, in caso di emergenza, una pronta disponibilità delle somme impegnate, in modo da far fronte a spese improvvise.

E' necessario inoltre comparare tra di loro con molta attenzione le offerte dei diversi istituti finanziari, facendo particolarmente attenzione a comprendere bene sia le condizioni promozionali – quelle cioè che vengono utilizzate per attirare più clienti – sia le condizioni a regime, che possono essere molto meno vantaggiose ma che contano sul fatto che il cliente sia ormai “acquisito” e preferisca rimanere con un conto deposito meno vantaggioso invece di trasferire nuovamente le sue sostanze da un conto all'altro.

Come richiedere l'attivazione di un conto deposito?

Il conto deposito può essere richiesto in filiale oppure direttamente online; le caratteristiche sono le stesse, a prescindere del modo con cui viene fatta la richiesta, ma di solito l’attivazione via web è quella su cui puntano di più gli istituti di credito – visti i minori costi che una gestione interamente via Internet comporta – ed è quella pertanto con maggiori probabilità di offerte promozionali e sconti speciali.

Come chiudere un conto deposito?

Chiudere il conto deposito avviene tramite la compilazione di moduli da scaricare direttamente dal sito dell’istituto di credito in questione. I moduli vanno poi spediti agli indirizzi indicati nel sito della banca tramite raccomandata a/r oppure PEC. Qualora non si riuscissero a trovare i moduli di chiusura, è comunque possibile inviare la raccomandata a/r di recesso all'istituto assicurandosi di includere anche l'IBAN del conto deposito e i dati dell'intestatario, con allegate le copie del documento d’identità.

Domande Correlate

Ci sono tanti motivi che incoraggiano l'apertura di un conto deposito: è un'opzione di investimento sicura e a basso rischio, in quanto la somma depositata è garantita dallo Stato (fino a un certo limite). I tassi d'interesse offrono rendimenti maggiori a quelli del conto corrente, il che lo rende uno strumento ottimale per pianificare le proprie finanze e risparmiare denaro.

Qual è la differenza fra conto deposito e conto corrente?

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